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L'esperienza di Michele

Molte cose nascono per caso o per inaspettati incontri fortuiti. È così che sono venuto a conoscenza della possibilità di svolgere servizio civile in AVIS. Questa esperienza – oggi ancora molto giovane – ha iniziato a prendere forma ad inizio estate, grazie ad un incontro fortunato con un volontario dell'Associazione fuori dalla biblioteca comunale. « Michele, se dovessi conoscere qualcuno che è intenzionato a fare il servizio civile informalo che da quest'anno iniziamo anche noi »: così, in una pausa studio pomeridiana, si è fatto strada un barlume di pensiero: "Perchè no?! Quel qualcuno potrei essere io".

Alcuni miei amici, infatti, mi avevano precedentemente raccontato il loro vissuto personale come volontari del SCN, rassicurandomi inoltre di come fossero riusciti a portare avanti agevolmente sia gli studi che il seguente impegno. Così, vinti i timori iniziali di sobbarcarmi un onere debilitante per il mio percorso accademico, ho deciso di lanciarmi in questa nuova esperienza.

Eppure senza l'incontro sopra riassunto avrei probabilmente fatto richiesta in qualche altro ente o associazione, perdendo così la possibilità di conoscere realmente l'AVIS e il suo contributo alla vita collettiva della nostra comunità. Incuriosito, infatti, ho scaricato lo statuto di AVIS per vedere se ci fossero delle affinità concrete tra la mia sensibilità personale e la mission dell'associazione, in modo tale da capire se potessi essere utile e propositivo in un percorso associativo a me affine. Non essendo ancora donatore di sangue – un po' per la mia paura viscerale per gli aghi, un po' perchè non mi ero mai interrogato in merito – conoscevo l'AVIS per il servizio fondamentale che garantisce, ma non avevo mai approfondito le motivazioni etico-sociali fondanti che ne caratterizzano la vita e lo spirito associativo: quindi mi sono scaricato lo statuto da internet e ho iniziato la lettura.

Nel paragrafo "Gli scopi sociali" emerge con forza il valore umanitario del dono e della gratuità, lo spirito di solidarietà e di cittadinanza attiva che anima l'associazione tutta. Furono proprio lo spirito solidaristico e la volontà di costruire comunità rinsaldando legami relazionali fondati sull'attenzione per la collettività che mi hanno convinto a virare la mia scelta verso questa associazione. Oggi la mia presenza in AVIS consta di soli due mesi di attività eppure, grazie ai volontari che da anni spendono quotidianamente parte del proprio tempo per l'associazione e per la comunità, ho già potuto constatare come i valori fondanti citati nello statuto non siano velleità retoriche, ma valori concreti che camminano sulle gambe solide di un'associazione solidale e dei suo volontari.



Michele